La storia è di quelle che fanno scatenare tabloid come il New York Post e testate compassate come il New York Times, siti di gossip e network nazionali. Del resto, i protagonisti non sono due persone qualunque. Lui, Robert F. Kennedy Jr, rampollo 70enne della dinastia politica più famosa d’America, sconfessato dalla sua famiglia per l’appoggio politico a Donald Trump. Lei, Olivia Nuzzi, 31enne star del giornalismo politico Usa, firma di punta del New York Magazine.
A legarli, oltre a un’intervista avvenuta un anno fa (dalla quale è nato tutto), una relazione che entrambi hanno ammesso, fatta di messaggi intimi e foto osé (di lei). Una “relazione digitale” che non è mai diventata “fisica”, secondo la versione di entrambi. Sexting, insomma. Risultato: un ulteriore colpo alla credibilità personale e politica di Rfk Jr – che tra l’altro è sposato – e la probabile fine della carriera di Nuzzi – che tra l’altro era fidanzata ufficialmente. Questo, almeno per il momento, visto che la vicenda potrebbe avere nuovi clamorosi sviluppi se Kennedy, come ha minacciato, decidesse di fare causa alla sua ex amante digitale.
L'intervista fu galeotta
Ma andiamo con ordine. Tutto, secondo le ricostruzioni, ha avuto inizio nell’ottobre del 2023, quando Nuzzi intervistò Kennedy a Los Angeles. All’epoca, Rfk Jr era ancora impegnato in un’improbabile corsa per la Casa Bianca, come candidato indipendente, con grande imbarazzo del resto di una famiglia da sempre identificata col Partito democratico. Del resto, lo zio di Bobby era il presidente John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963. Il padre, Robert Kennedy, ministro della Giustizia e candidato alla presidenza, ucciso nel 1968. Un altro zio, Ted Kennedy, è stato per 45 anni senatore del Massachusetts. Tutti democratici. Bobby, invece, noto per le sue posizioni no-vax e per la passione per le teorie complottiste, aveva all’epoca un buon riscontro nei sondaggi, erodeva consensi sia a sinistra, a Joe Biden, sia a destra, a Trump. L’intervista rilasciata a Nuzzi e pubblicata il 22 novembre non era però piaciuta a Rfk jr, che anzi la bollò come un’operazione di “killeraggio”, a conferma di un altro cardine della sua campagna: il presunto odio nei suoi confronti della stampa americana.
La soffiata anonima via mail
Secondo indiscrezioni raccolte da Vanity Fair, Nuzzi si lamentò che durante una passeggiata con Kennedy, nel corso dell’intervista, lui le afferrò la mano. "Una cosa viscida", avrebbe confidato lei a una collega. Ma a fine novembre, secondo le ricostruzioni, i due si erano già riconciliati. Ed è allora che sarebbe iniziato il flirt, rimasto segreto fino a settembre di quest’anno, quando la vicenda è esplosa sui media Usa. A rivelarla, il giornalista Oliver Darcy, che cura la newsletter Status, che a sua volta aveva ricevuto una soffiata anonima via email. La stessa soffiata che deve avere ricevuto Ryan Lizza, 50 anni, altra star del giornalismo americano (scrive per il sito Politico), da anni fidanzato con Nuzzi, e che a metà agosto avrebbe rotto il fidanzamento. Ma è anche la stessa soffiata che deve avere ricevuto il direttore del New York Magazine, David Haskell, che a metà settembre ha convocato la sua cronista politica di punta per chiederle conto delle voci che stavano circolando. Secondo gli standard etici del giornalismo Usa, i rapporti con le fonti o con i personaggi pubblici che vanno oltre l’aspetto professionale sono inaccettabili. Demoliscono la credibilità del giornalista e della testata.
I media e l'attacco a Olivia Nuzzi
Un errore che può costare la carriera. Nuzzi avrebbe dapprima negato e poi ammesso la “relazione digitale” con Kennedy ed è stata sospesa. Il suo lavoro, a partire dall’intervista con Rfk Jr, è ora sottoposto a una revisione interna per valutare se il flirt abbia in qualche modo influenzato i suoi articoli. Dopo lo scoppio dello scandalo, la giornalista è stata costretta ad ammettere pubblicamente la “relazione” che "non è mai stata fisica". Anche Rfk Jr è stato costretto ad uscire allo scoperto, affermando di avere incontrato Nuzzi "solo una volta per un’intervista". La moglie di Kennedy, l’attrice Cheryl Hines, non ha voluto commentare. A colpire è il fatto che i media Usa sembrano accanirsi soprattutto contro la loro (ex?) collega, ma stanno assolvendo Rfk Jr, che pure vanta un’accusa di molestie da un’ex baby sitter di famiglia 23enne, per la quale si è scusato, e ha alle spalle altre presunte storie di infedeltà coniugale. Forse, perché l’irresistibile ascesa di Nuzzi, ora scomparsa dai radar, ha suscitato tante invidie. Forse perché il rampollo dei Kennedy non è mai stato preso veramente sul serio. Lui – che dopo avere abbandonato la corsa presidenziale si è schierato con Trump, che gli ha offerto un posto nella nuova eventuale amministrazione – come se nulla fosse, si è presentato a un comizio del tycoon in Michigan. Al dito aveva la fede nuziale.
Il mito dei Kennedy (e della loro infedeltà)
Il mito dei Kennedy, con la loro combinazione di potere, ricchezza e fascino, è stato spesso offuscato da scandali che hanno coinvolto la sfera privata di alcuni dei suoi membri più celebri. John F. Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti, è la figura più iconica della famiglia. Durante la sua presidenza (1961-1963) si diffuse l’immagine di un leader carismatico, ma nel corso degli anni sono emerse numerose storie di relazioni extraconiugali. La più nota di queste riguarda Marilyn Monroe, con cui Kennedy avrebbe avuto un flirt. Anche se la famiglia Kennedy non ha mai confermato ufficialmente questo legame, le speculazioni su un coinvolgimento tra il presidente e l’attrice hanno contribuito a consolidare un’immagine ambigua della sua vita privata. Ma non ci fu solo lei: le infedeltà di Kennedy erano, secondo diverse ricostruzioni, ben note all’interno della Casa Bianca, e il suo comportamento è stato in seguito criticato per aver messo a rischio la sicurezza nazionale e la sua carriera politica. Anche Robert F. Kennedy, fratello di JFK e ministro della Giustizia sotto la sua amministrazione, nonché padre di RFK Jr, è stato coinvolto in voci di scandali sessuali. Si dice che anche lui avesse intrapreso una relazione con Marilyn dopo la presunta fine del rapporto di lei con suo fratello. Questo aspetto della sua vita privata è rimasto oscuro, ma ha comunque contribuito ad alimentare la narrativa di una famiglia Kennedy legata al potere, al fascino e agli scandali. Ted Kennedy, il fratello più giovane di John e Robert, è stato protagonista di uno degli scandali più gravi e controversi nella storia politica della famiglia. Nel 1969, Ted era alla guida di un’auto che uscì di strada e cadde in un fiume sull’isola di Chappaquiddick, provocando la morte della ragazza che era con lui, Mary Jo Kopechne. Ted Kennedy lasciò la scena dell’incidente senza allertare immediatamente le autorità, il che sollevò dubbi sulla sua integrità e portò molti a sospettare che stesse cercando di nascondere qualcosa. Questo episodio segnò la sua carriera politica e macchiò l’immagine dei Kennedy per anni.
Questo articolo è apparso originariamente su GENTE N.40 in edicola dal 4 ottobre 2024
